25 Aprile 2024
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Mattia Milea, Dalla Calabria alle Langhe. Il combattente Malerba racconta la sua lotta partigiana, Disoblio Edizioni, 2016

Mattia Milea ha scritto, con questo suo Dalla Calabria alle Langhe. Il combattente Malerba racconta la sua lotta partigiana (Disoblio Edizioni, 2016), un vero e proprio capolavoro. Si parla in questo libro della storia di Pasquale Brancatisano, calabrese, che diventa – quasi a sua insaputa o senza capirne veramente a fondo il significato e il valore – partigiano della «Brigata Garibaldi» nelle Langhe piemontesi all’indomani dell’Otto Settembre e della successiva fase storica della Resistenza. Si tratta di un capolavoro perché la Milea è riuscita a entrare nei meccanismi cerebrali del suo personaggio: umile contadino di Samo di Calabria che diventa in grado di discutere di fascismo e antifascismo, di giustizia e libertà, di eguaglianza e diritti allo stesso livello di tanti altri suoi compagni che non avevano avuto certo la stessa storia culturale alle spalle. Si tratta di un capolavoro perché Pasquale – che adesso ha 95 anni e vive ancora nella sua Samo di Calabria – ne viene fuori in tutta la sua dignità e altezza di vero e proprio uomo che ha saputo scegliere da quale parte stare e portare avanti i valori – che saranno poi quelli della Costituzione Repubblicana – all’interno di un perimetro segnato da guerra, paura, incertezza per il proprio futuro, mancanza di alcuna comunicazione con tutto il resto del Paese e con le dinamiche che lo condurranno all’alba del 25 aprile.

Mattia Milea è riuscita a restituire il senso di tutto questo in un racconto biografico che è più di una semplice storia di una vita, sia pure paradigmatica, come quella di Pasquale. E’ il racconto invece di una grande stagione del nostro Paese vista dagli occhi, spesse volte abbacinati dal male di un presente che sta per fagocitare tutte le speranze, di un uomo che ha abbracciato una causa, che, come dice Gramsci, non è stato «indifferente», che ha preso «parte». E come vorrebbe il cantautore Francesco De Gregori, che ha preso parte non «dalla parte sbagliata». Pasquale, nel racconto meraviglioso della Milea, ha «preso parte» per un progetto di emancipazione e di verità. Ha voluto consegnare alla nostra memoria il percorso di un uomo che, con le sue scelte, ci ha condotti, oggi, ad essere una Nazione democratica, tollerante e aperta all’emancipazione. Dalla Calabria alle Langhe è un libro da leggere tutto in una volta sola. Un vero e proprio cammino da intraprendere attraverso la nostra stessa coscienza. Al pari di Pasquale anche noi rivivremo i boschi delle Langhe, gli incontri straordinari con gli uomini e le donne del luogo, gli scontri a fuoco, le grandi corse attraverso valli e montagne. Mattia Milea ci ha restituito completamente il senso di una storia che effettivamente andava raccontata. Che era necessario mettere su carta perché non andasse perduta o fosse destinata solamente alla memoria e al racconto di Pasquale ai suoi nipotini o alla gente del suo paese di Samo. Dalla Calabria alle Langhe è un libro che possiede verità, proprio come il suo protagonista.

Gianfranco Cordì

Gianfranco Cordì (Locri, 1970), ha scritto dodici libri. E' dottore di ricerca in filosofia politica e giornalista pubblicista. Dirige la collana di testi filosofici "Erremme" per la casa Editrice Disoblio Edizioni. Dirige le tavole rotonde di filosofia del Centro Internazionale Scrittori della Calabria.