9 Dicembre 2024
Words

Non sottovalutate Primakov…

Un articolo de La Repubblica, uscito giorni fa merita la nostra attenzione. Il titolo: Un errore escludere la Russia dal proscenio internazionale. L’ambasciatore russo in Italia vi accenna all’importanza di un volume pubblicato pochi anni fa da Primakov, Un mondo senza la Russia? Conseguenze della miopia politica (Pacini Editore).

Primakov, scomparso nel 2015, aveva ricoperto incarichi di alto profilo: presidente del Soviet dell’URSS tra 1989 e 1990, vicepresidente del KGB nell’ultimo anno dell’esistenza dell’istituto con quel nome (1991) e Ministro degli affari esteri della Federazione russa (1996-8), quindi Primo ministro (1998-9). Nella sua produzione libraria ritroviamo in lingua inglese una Anatomia del conflitto in Medio Oriente (1979) Anatomy of the Middle East Conflict : Primakov, E. M. (Evgenii Maksimovich) : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive oltre a una serie di lavori da cui si ricava la dottrina che prende il suo nome.

Per gli analisti della Fondazione U.S.A. Carnegie, la dottrina Primakov The Primakov (Not Gerasimov) Doctrine in Action – Carnegie Endowment for International Peace è collegata a quanto abbiamo visto in Ucraina: “Si associa spesso la guerra ibrida al Capo di Stato Maggiore russo, il generale Valery Gerasimov – si tratta di un concetto di governo  a tutto tondo che fonde hard e soft power in più settori e trascende i confini tra pace e guerra.”

“Più che un motore della politica estera russa, però” continuano gli analisti “la dottrina Gerasimov è un tentativo di sviluppare un concetto operativo per il confronto della Russia con l’Occidente, a sostegno della dottrina che ha guidato realmente la politica russa per oltre due decenni: la dottrina Primakov.” Cerchiamo di capire meglio il personaggio.

Purtroppo l’ampia letteratura sul KGB non lascia scampo all’ignoranza. Robert Conquest ha scritto una storia accurata dell’organizzazione durante il periodo delle purghe staliniane, basandosi esclusivamente sui resoconti dei giornali che riportavano chi era stato nominato per quale incarico, chi era stato condannato per quale reato e quando. Nel 1981 George Leggett ha pubblicato The Cheka, una buona storia generale. John Barron ha utilizzato le informazioni fornite dalle agenzie di intelligence statunitensi per scrivere due libri ben informati, The KGB (1974) e The KGB Today (1983). In Chekisty (1987), John Dziak ha descritto il potere del KGB all’interno dell’apparato sovietico. Nel 1963, Alexander Orlov, che era stato il capo del KGB in Spagna durante la guerra civile, aveva ricostruito il corso di intelligence che aveva tenuto all’accademia. Nel 1976, Aleksei Myagkhov, assegnato come ufficiale politico a un reggimento dell’esercito sovietico in Germania Est, pubblicò un eccellente resoconto del suo lavoro. Più recentemente, i volume di Ilya Dzhirkvelov e di Stanislav Levchenko hanno fornito buone descrizioni interne dell’influenza e delle attività del KGB. Questo fiorire letterario occidentale si verificava con leggero anticipo rispetto a quando, nel 1991, dopo il fallito colpo di Stato organizzato dall’unità Alpha del KGB che non riuscì a deporre Gorbarchev, Primakov sarebbe riuscito a salvare il KGB riorganizzandolo sotto il nome di SVR di cui rimase a capo sino al 1996. Successivamente Primakov nel 1993 avrebbe pubblicato un report in cui si attaccava indirettamente la NATO e la sua espansione qualificate come minacciose per la sicurezza russa, nello stesso momento in cui il Ministro degli esteri di Yeltsin, Kozyrev, perseguiva una linea più morbida.

Nel 1996 Primakov iniziava la pubblicazione di una collana storica incentrata sull´intelligence estera della Russia, una silloge in cui il primo volume copriva gli anni della storia moderna a partire dal XVI secolo. Nel 1997 gli accordi di Primakov con il Segretario Generale della NATO Solana avrebbero sancito l´Atto Fondamentale Russia-NATO The NATO Russian Founding Act | Arms Control Association che non a caso verrà richiamato nominalmente nella lettera che la Russia invierà agli Stati Uniti e alla NATO il 17 dicembre 2021 in quanto, stando ai russi, i dettami degli accordi non erano stati rispettati.

Nel 1999 Yeltsin riuscì a far dimettere Primakov dall’incarico di Primo ministro e al suo posto fu nominato Stephasin che durò solo pochi mesi venendo sostituito da Putin.  Siamo arrivati un po’ lontani dal punto di partenza che era l´articolo di Repubblica dedicato al libro di Primakov. In realtà abbiamo allineato i fatti. Per chiudere il cerchio noteremo che il Primo Direttorato del KGB nel 1991 contava circa 12.000 persone su un totale di quasi mezzo milione di dipendenti del KGB essendo l’unico (insieme al Direttorato SIGINT delle comunicazioni) le cui funzioni coincidevano approssimativamente con quelle di un classico servizio di spionaggio estero.

Tuttavia, nonostante il Primo Direttorato avesse quadruplicate le sue dimensioni tra gli anni ’60 e il 1991, e che il suo personale fosse salito ai vertici del KGB e del governo sovietico, erano il Secondo Direttorato (sorveglianza e controllo interno) e il Terzo (infiltrazione militare) a dare il tono all’intero KGB. Anche questo va tenuto in mente, sfogliando i nostri quotidiani.