Chi non ha conosciuto il niente come può avere un’idea di come si governa?, disse alcuni anni fa Sir Tomas Pósthumous in un’intervista a Vanity Fair, sicuro che nessuno l’avrebbe compreso. Neanche io lo capii, ma il mistero di quella frase me lo sono cullato fino a oggi che è stato approvato il sesto comma all’articolo centocinquanta che prevede l’abuso di spritz all’aperto purché a distanza di un metro e ottantuno centimetri l’uno dall’altro, e autocertificazione a portata di mano. Dal terrazzo vedo la notte primaverile scendere sulla città come
Read More La parola pruderie, presa dal francese, significa: “Ostentazione di eccessivo pudore, spesso ipocrita […] di affettata intransigenza morale nei confronti di parole, situazioni e comportamenti ritenuti capaci di offendere un senso esagerato della decenza”. La pruderie arriva nella società a ondate cicliche. Il caso più studiato, di stampo puritano, è quello dell’Inghilterra vittoriana—la Regina Vittoria regnò tra il 1837 e il 1901—quando le persone perbene trovavano disdicevole parlare della “gamba” di un tavolo o di un pianoforte perché poteva far venire pensieri indelicati. Nelle conversazioni di politesse, infatti, sia i tavoli sia
Read More Nel corso a distanza di Futur Global Acritical Learn Thinking io studierò la parte del servo del padrone: finalmente non sarò più l’umile addetto all’ufficio pacchi e scanner, che sfoglia ogni giorno l’elenco dei padroni del mondo e di volta in volta decide chi servire, ma potrò dare il mio solido contributo alle inchieste del controspionaggio complottista. Primo passo per individuare lefake news, che si nascondono sotto le stesse happy news, è di tracciare, con la somministrazione di questionari a risposta multipla, il profilo psicopatologico di chi non crede in
Read More Le statistiche dicono che io sono vivo, e questo mi mette sempre di buon umore. Non capisco, invece, perché alcuni non si fidano, anzi dicono che le statistiche non sono una cosa seria! Io le consulto ogni mattina, prima di lavarmi sotto le ascelle e cambiarmi la biancheria, prima di bere il caffè e sbadigliare come bue. Sono ligio alle raccomandazioni del mio capo, il commendator Virgulto, che ha dato precise disposizioni sul rilievo da dare alle statistiche nella terza pagina del giornale dove lavoro. Sì, proprio in quella pagina
Read More Posted On Maggio 31, 2020By Alessandro AgostinelliIn Culture Club
Christo Vladimiro Javacheff aveva 84 anni. Se n’è andato nella sua casa di New York. E noi diamo l’addio a Christo, l’artista bulgaro-newyorkese che ha ‘impacchettato’ i monumenti di mezzo mondo, incluse le Mura Aureliane a Roma. La sua ultima opera in Italia è stata la famosa passerella sul lago di Iseo, The Floating Piers, nel 2016. “Christo e Jeanne-Claude hanno sempre detto chiaramente che la loro arte sarebbe dovuta continuare dopo la loro morte. L’Arc de Triomphe Wrapped resta in programma per il 18 settembre-3 ottobre 2021”, annuncia l’account Twitter ufficiale di Christo e sua moglie Jeanne-Claude.
Read More “Delle vecchie fa conquista/Pel piacer di porle in lista”diceva Leporello di Don Juan. Che piacere è quello di mettere in lista? Che piacere prova Don Giovanni a circuire le sue vittime e a farle «segnare» e «calcolare» dal suo servitore sciocco? Intanto: chi è Don Juan? Si tratta del seduttore per antonomasia. Il conquistatore delle donne. Il playboy. Il latin lover. Il figo! Don Giovanni – Don Giovannino – è un vero e proprio Don Giovanni! Anzi è lui. L’uomo che le mette in lista al posto di metterle in cinta.
Read More Non voglio assolutamente sentirne parlare, ma devo riconoscere che è proprio così: il cervello che mi ritrovo ha milioni di anni, e io non lo sapevo. Non solo è nato prima di me, ma anche prima dell’uomo, e ha conosciuto la lotta degli elementi, le tempeste magnetiche, l’asteroide che si spiaccicò sullo Yucatan, l’ultimo dinosauro che gridava pietà, l’invasione degli alieni nell’Antico Egitto, ai tempi della IV dinastia; e ha visto Venere sbarcare a Cipro su una conchiglia monoposto, ha parlato di Atlantide a Platone, ha assaporato il vino novello
Read More Posted On Maggio 22, 2020By Michelangelo FabbriniIn Culture Club
Vorrei scrivere un pezzo sentimentale e dedicarlo all’educazione sociale e civile (e perché no, una parte anche cattolica), mia e di molti altri. Vorrei ricordare Peppino, mio quasi-fratello (perché in questi oltre 40 anni ho scoperto che è stato così, quasi-fratello non di sangue ma di comunanza). Il 9 maggio 1978 moriva Aldo Moro, ma anche Peppino. Ricordo la prima pagina di Lotta Continua del giorno dopo. Parlava dell’evento più importante, esplosivo per la nazione tutta, purtroppo atteso o tentatamente contrastato per giorni e giorni. In fondo alla pagina, un
Read More Diceva bene Eleuterio da Sibari che muore in pace colui che vive, non colui che sopravvive. Non ricordo in quale libro ho letto questa frase, se l’ho trovata su internet o mi è rimbalzata dalla televisione, o se me la sono sognata. Figuriamoci se per ogni frase devo controllare la fonte, per capire se dice cose vere o meno. Giovanni, il mio miglior amico, è anche uno scrittore che la sa lunga. All’inizio ci teneva molto che non si dicessero stupidaggini sul mio conto, ma poi – mi ha confessato
Read More A Paolo Arecchi Secondo Emanuele Severino (Brescia, 26 febbraio 1929 – Brescia, 17 gennaio 2020) scrivequesto suo Testimoniando il destino(Adelphi, Milano, 2019) l’«innegabile» volontà di «affermare» la verità è «la filosofia». Ma com’è possibile tale «innegabile sapere» nel nostro tempo? Scorrendo attentamente le pagine di questo volume si fa strada, a questo proposito, un’idea: la «conoscenza certa» (il sapere) dovrà «tramontare». Dunque occorre chiedersi: 1) perché avviene tutto ciò? e 2) qual è la caratteristica peculiare del nostro tempo, piuttosto che un altro tempo, che fa sì che proprio in
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