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Posted On Maggio 8, 2017By Rassegna ItalianaIn Words

Daily news: Macron, Obama, migranti

OLTRE 200 VITTIME IN DUE NAUFRAGI A LARGO DELLA LIBIA Continua la strage di migranti. E dopo la morte di circa ottanta persone in un naufragio avvenuto due giorni fa, con la morte anche dello scafista, una nuova tragedia si è consumata sempre al largo della Libia. Almeno 113 persone sono disperse in mare dopo il naufragio di un gommone avvenuto ieri al largo di Az Zawiyah. Ne dà notizia l’Oim: solo sette i sopravvissuti. Intanto nel porto di Catania è giunta la nave Sirio della Marina Militare con a bordo 541 migranti, mentre 548 sono arrivatiRead More

Posted On Maggio 4, 2017By Alessandro AgostinelliIn Words

Muntari, l’esempio squalificato

Una partita di calcio. In campo il Pescara e un bravo giocatore, Sulley Muntari, già giocatore del Milan e dell’Inter. Dalla tribuna un ragazzo continua a urlargli contro parole offensive: “negro”, “sporco negro”, “scimmione”. E insieme a lui un’altra decina di ragazzi, nel silenzio del resto degli spettatori. Muntari gioca e magari pensa alla bella pubblicità progresso della Uefa contro il razzismo, ma il ragazzo non vede il gioco, non guarda la partita: si è incarognito contro di lui per il colore della pelle. Allora Muntari smette di giocare eRead More

Posted On Aprile 30, 2017By Marco GiaconiIn Words

The dark side of Del Grande

Gabriele del Grande è andato in Turchia, e in Siria, da solo. Nessun giornale lo ha mai utilizzato, e ci mancherebbe altro. Basterebbe solo la sua partecipazione a “otto e mezzo” della Gruber (che almeno in giro c’è stata davvero) per disilludere ogni direttore di testata, anche il più progressista. Non è nemmeno un freelance, dato che non esiste in nessuna documentazione ufficiale la sua iscrizione a un qualche ordine dei giornalisti. E – ripetiamo – ci saremmo meravigliati del contrario. Esiste un blog di Del Grande, chiamato “Fortress Europe”,Read More

Posted On Aprile 26, 2017By Marco GiaconiIn Words

Addio all’economia italiana

A Londra non ci vogliono più bene. Ma nemmeno altrove. Le proiezioni economiche sul futuro dell’Italia, in tutti i think tank più attenti, sono decisamente nere. Siamo al lumicino. Entro 10 anni l’Italia sarà una nazione tecnicamente cessata, finita, ed è per questo, che molte imprese nazionali di vari settori fanno i tutor di interessi alieni. Il settore manifatturiero sta per essere definitivamente smantellato. Secondo alcune recenti analisi della London School of Economics, la deprivazione del nostro manifatturiero continuerà ancora in futuro. Dalla crisi a oggi, ovvero dal 2008 finora, sonoRead More

Posted On Aprile 21, 2017By Marco GiaconiIn Words

Semplice spiegazione della manovra finanziaria del Governo

Il bullo della bassa fiorentina vuole sempre più andare al voto che, miracolo della follia, ritiene sarà la sua incoronazione definitiva. È come quei poveracci che, dopo un breve momento di gloria, tornano al paesello narrando meraviglie, mentre gli amici al bar li guardano sempre meno interessati. Non gliene frega niente dei sondaggi, al bullo, lui vuole riprendersi il governo, anche con un PD ridotto al lumicino. Non si capisce bene come possa pensare di ritornare a Palazzo Chigi e come, ma il disturbo narcisistico della personalità, ci spiegano gliRead More

Posted On Aprile 7, 2017By Alessandro AgostinelliIn Words

A Stoccolma serve più Europa

Non è possibile continuare così. Non sto parlando degli attentati terroristici che ormai ricorsivamente feriscono le città europee; parlo dell’Europa. Non si può continuare ad avere un continente diviso politicamente. Quella che è un’Unione economico-monetaria e, in parte, legislativa, deve diventare in fretta anche un’Unione politica certa. Continuano gli attentati. Ora uno a Stoccolma, come quello di Nizza perpetrato con un camion lanciato a bomba dentro un centro commerciale della capitale svedese. Sì, è possibile monitorare meglio gli ingressi dei migranti, ma il problema non sono i nuovi arrivi deiRead More

Posted On Aprile 6, 2017By Marco GiaconiIn Words

Govanni Sartori, il vero politologo

Ho conosciuto Giovanni Sartori all’Istituto Universitario Europeo, dove io ero entrato come ricercatore e Sartori teneva un seminario. Iniziai subito a seguirlo, era quello con Sartori un momento di creatività concettuale che, dopo, non ho più sperimentato. I professori, talvolta anche quelli famosi, sono di solito cavalli sapienti che ripetono fino alla noia le poche cose che hanno imparato. Tutto il contrario era Sartori: si iniziava con un argomento, per esempio i sistemi elettorali, poi seguivamo lo sviluppo dell’idea iniziale, che andava per cerchi concentrici: il nesso tra liberalismo eRead More

Posted On Marzo 29, 2017By Marco GiaconiIn Words

Storia dei debiti degli stati

Il debito pubblico, come lo conosciamo oggi, ovvero il modo in cui lo Stato finanzia il disavanzo del suo bilancio, nacque in Italia ai tempi di Giotto e Cimabue. Era quello delle “repubbliche marinare”, ed ebbe effetti limitati. Ma la scoperta venne subito imitata. Infatti, arrivò a ruota la bancarotta di Edoardo III, re di Inghilterra, nel 1339. Aveva chiesto un credito ai banchieri fiorentini Bardi e Peruzzi per poter invadere la Francia e dare così inizio alla Guerra dei Cent’Anni. 350 banchieri fiorentini falliti, per colpa della follia bellicaRead More

Posted On Marzo 6, 2017By Alessandro AgostinelliIn Words

Tris di segretari

I grandi gruppi editoriali nazionali hanno mollato Matteo Renzi. L’Espresso-Repubblica aveva cominciato con l’intervista di Eugenio Scalfari a Walter Veltroni e ha proseguito con una legnata pazzesca con l’inchiesta che vede coinvolti Tiziano Renzi, Lotti e Verdini, pompata in prima pagina dell’Espresso col titolo “Il giglio nero”. Il Corriere della Sera ha intervistato il primo competitor di Matteo Renzi, il Guardasigilli Andrea Orlando, e dall’impaginazione (con la foto del premier Gentiloni a Domenica In con Pippo Baudo) sembra proprio che abbiano scelto il loro cavallo. Che succede adesso? Succede cheRead More

Posted On Marzo 2, 2017By Marco GiaconiIn Words

L’intelligence italiana

La relazione annuale dei Servizi di informazione e sicurezza al Parlamento, obbligo di legge dopo la “riforma” del 2007, è stata pubblicata da pochissimi giorni. È redatta ufficialmente dal DIS, Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, la struttura che coordina i rapporti tra quello che oggi si chiama AISE (il vecchio Sisde) e l’AISI, che si chiamava Sismi. I punti che vengono trattati dalla Relazione 2016 sono tanti e importantissimi, sempre con uno stile freddo, tra il burocratico e il matematico, un modo di comunicare che è tipico dell’intelligence italiana.Read More