27 Luglio 2024
Naked

Pro-Crasti-Nation

I ritmi del mondo Occidentale sono sempre più frenetici. In questo brulicare coesistono due categorie di persone: quelle che seguono l’andamento con facilità ed altre per cui “il tempo è relativo”. Coloro che fanno parte del primo gruppo sono capaci di muoversi tra un impegno e l’altro a tempo di salsa cubana. Il carattere distintivo che li accompagna sin dalla nascita è la vocazione per il “planning”, la pianificazione.
Il secondo gruppo, invece, è eterogeneo e comprende tanto i pigri quanto i creativi. Distinguere un temporeggiatore è facile perchè solitamente corre da un luogo all’altro per raggiungere l’obiettivo che si è prefissato per la giornata: effettuare tutte le commissioni lasciate in sospeso. Trattasi per lo più di questioni che hanno una scadenza imminente e che, se programmate in anticipo, potrebbero essere risolte con la dovuta calma. Il sogno di queste persone è di portare a termine tutte le incombenze e di approdare alla terra promessa, la procrastinazione, per rimanervi fino a data da destinarsi.
La procrastinazione è qualcosa di più di un semplice varco spazio temporale dove i rimandatari si nascondono per un periodo non definito. In realtà è un regno metafisico sconfinato. Allo stesso tempo è uno tra i Paesi più densamente popolati della terra e del mondo intangibile, caratterizzato dal benessere dei propri abitanti, che si dilettano in due attività: il dolce far niente e i cosiddetti “progetti collaterali”. Prima di occupare il tempo svolgendo queste attività, gli abitanti devono apprendere l’arte dello “sparire dalla circolazione”. I corsi sono organizzati in più livelli a seconda dell’esperienza di ciascun soggetto e le lezioni hanno diversi livelli di difficoltà. Si spazia infatti da “come non rispondere a chiamate ed email” fino ad arrivare a “fingere di non esistere per ovviare al problema”.
L’unico inconveniente di questa fantastica terra chiamata procrastinazione è che ha una tendenza a svanire nel momento in cui i cittadini hanno delle incombenze da evadere nel più breve tempo possibile.
Per coloro che vorrebbero invece “uscire dal giro” la soluzione sarebbe semplice: entrare a far parte del gruppo amante del planning. Il modo migliore è quello di cominciare con piccoli step, organizzando uno schema, che sia scritto o mentale, con tutte le attività da svolgere durante la giornata. Infallibile. Per dimostrarvi l’efficacia dello strumento lo adotterò per prima, però comincio domani.

Laura Boopy Bartoli

Nata a Udine nel 1989. Friulana di nascita, ma con origini toscane, pugliesi e siciliane. Dopo il diploma all’Istituto artistico, ha proseguito gli studi scegliendo l’indirizzo in Scienze della comunicazione.