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Posted On febbraio 23, 2023By Alessandro AgostinelliIn Culture Club

Cavolo !

Mi scuso subito per questo intervento così frivolo e, in fondo, inutile. Mi dispiace raccontarvi la storia di un cavolo, ma ogni tanto serve sfogarsi un po’. Non ci si può sempre impegnare su cose serie; oltre ai fondamentali bisogna anche divertirsi e occuparsi un po’ di frivolezze. Lo so, abbiamo passato gli ultimi giorni coinvolti in temi capitali. La questione Ruby rubacuori e le “cene eleganti” hanno monopolizzato le notizie. E anche la vicenda della manifestazione di solidarietà ai Ferragnez, negata dalla Questura di Milano, ha posto le coscienzeRead More

Posted On gennaio 1, 2023By Rassegna ItalianaIn Culture Club

Da Joni Mitchell a Robert De Niro

Rotolanti, rutilanti, ruggenti, in ogni caso in gamba al punto da fare ancora scandalo fuori dagli schemi come hanno fatto per tutta la vita, a modo loro certo, da Orietta Berti a Mick Jagger. Ottant’anni e non sentirli, è il caso di dirlo se si guarda all’elenco delle personalità che nel 2023 raggiungono questo traguardo. Anno magico decisamente, quel 1943 in piena seconda guerra mondiale, con le loro madri che si sono trascinate il pancione tra le bombe mentre gli eserciti invadevano l’Europa. Quei ragazzi e quelle ragazze sono ancora sulla cresta, a partire dalle due immarcescibili colonne deiRead More

Posted On dicembre 28, 2022By Gianfranco CordìIn Culture Club

Poetica di Luciano Bianciardi

Lo spazio. Un giudizio lapidario del bidello Corinto: «Ci sono troppe mezzeseghe in giro, troppi preti, troppi intellettuali» dentro un «mondo» nel quale «Non c’era altro da fare che andarsene a letto, aspettare dormendo il giorno dopo, il lavoro» e «dentro» al quale per chi sa scrivere (ma poi… Scrivere di cosa?) non resta altro da fare che «Datemi il tempo, datemi i mezzi, e io toccherò tutta la tastiera – bianchi e neri – della sensibilità contemporanea. Vi canterò l’indifferenza, la disubbidienza, l’amore coniugale, il conformismo, la sonnolenza, loRead More

Posted On dicembre 26, 2022By Alessandro AgostinelliIn Culture Club

Il grande Skolimowski agli Oscar

C’è un regista che non ha avuto il successo che avrebbe meritato. Si chiama Jerzy Skolimowski, è polacco, ed è un grande regista. Almeno quattro suoi film sono dei piccoli capolavori: Il vergine (con Jean-Pierre Léaud, 1967), L’australiano (con Alan Bates e Jophn Hurt., 1978), Moonlighting (con Jeremy Irons, 1982), La nave faro (con Robert Duvall e Klaus-Maria Brandauer, 1985). Adesso, all’età di 84 anni, è candidato agli Oscar con il suo ultimo lavoro EO, che ha vinto il gran  premio della giuria a Cannes e un posto appena assicurato tra iRead More

Posted On novembre 13, 2022By Gianfranco CordìIn Culture Club

L’amore ai tempi del metaverso

Zygmunt Bauman ha scritto, nel suo volume Amore liquido (Sulla fragilità dei legami affettivi, 2006): «La prima cosa che gli azionisti seri (attenzione: gli azionisti si limitano a detenere azioni, e come tutte le cose che si detengono, ce ne si può disfare) fanno ogni mattina è aprire il giornale e consultare il listino azionario per scoprire se è tempo o meno di vendere. La medesima cosa accade con l’altro tipo di azione: le relazioni sentimentali». Jovanotti, nel 2005, all’interno dell’album Buon sangue ha inserito una canzone che si chiamaRead More

Posted On ottobre 22, 2022By Gianfranco CordìIn Culture Club

Non aver bisogno di pranzi – Poetica di Martin Eden

Non si tratta di una partita a scacchi. E non si tratta di un gioco letterario – si tratta, piuttosto di un gioco di un uomo con la letteratura. E questo gioco ha le sue mosse (12) esposte sotto forma di verbi, di verbi all’infinito. Ogni verbo, di per sé, «indica azione, stato, o divenire». Il tempo dell’infinito poi esprime il concetto di un verbo senza rendere esplicito né un tempo particolare e nemmeno le varie persone che agiscono all’interno del verbo. Vediamo, dunque: questi dodici verbi infiniti. 1) Lottare:Read More

Posted On ottobre 18, 2022By Gianfranco CordìIn Culture Club

Il colibrì perduto

Il colibrì è un film strano, incompleto, segmentato, fratto, frattale, forse inutile. Ciononostante riesce a raccontare una certa Italia che probabilmente c’è,  ma che, francamente, era meglio non ci fosse. Al di là degli sforzi di Francesca Archibugi, che si prodiga in effetti (e in difetti) da cinema d’autore “de’ noantri”, il film in realtà non decolla, non si capisce. Non si capisce affatto cosa voglia raccontare. 1) La vita di un uomo? Il colibrì, appunto. 2) Una certa Italia che, probabilmente, ci siamo lasciati alle spalle? 3) La versioneRead More

Posted On settembre 16, 2022By Andrea BianchiIn Culture Club

Un romanzo criptico

Già durante la guerra Madatov riferì: Ad Ispagan furono importati fino a duecento carichi di armi russe per l’esercito di Abbas-Mirza, ma attraverso Ispagan passò Karim-Khan, cognato dello Scià, inviato agli Inglesi come ambasciatore. E il vecchio aggiunse la postilla: Molto verosimile. Molto verosimile che il fatto non riguardasse lo shah-zade’ Costantino, e che vi fosse un grosso gioco, ma il corso del denaro era vantaggioso. “La morte del Vazir Muchtar”  di Jurij Tynjanov è un romanzo pubblicato nel 1927. Il titolo significa, dall’arabo, la morte del ministro ufficiale. Che sarebbe unRead More

Posted On agosto 10, 2022By Gianfranco CordìIn Culture Club

Stevenson/Kant, Jekyll/Hyde: interposta persona

Robert Louis Stevenson scrive, in questo suo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde. Il trafugatore di salme. Un capitolo sui sogni (A cura di Attilio Brilli, Con uno scritto di Joyce Carol Oates, Oscar Mondadori, 1983): «Più ci penso e più sono spinto a chiedere: chi sono questi esserini? Essi sono dei parenti stretti del sognatore, senza dubbio: condividono le sue preoccupazioni finanziarie e tengono d’occhio il suo conto in banca; con ogni evidenza essi condividono il suo tirocinio; hanno imparato come lui a costruire l’impalcaturaRead More

Posted On luglio 3, 2022By Gianfranco CordìIn Culture Club

Il “campo teorico” al termine della notte

“Quel che si scopre su una spiaggia ridente, quando il mare si ritira: la verità, stagni dalle grevi puzze, granchi, carogne e stronzi”: non ci va giù leggero Louis-Ferdinand Céline in questo suo Viaggio al termine della notte, romanzo cominciato a scrivere nell’anno stesso del crack di Wall Strett: inizio della Grande Depressione che aggredì tutto il mondo. E da Grande Depressione ad affermazioni del tipo “La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte”, “La vita è un delirio tutto pieno di menzogne”, alla messa inRead More