27 Luglio 2024
People

Antonio Tabucchi

a cura di Marcello Cella e Elena Pinori

I generi letterari e il loro linguaggio

In Sostiene Pereira c’è un riferimento parallelo a generi letterari molto aperti, da una parte, e a scrittori come D’Annunzio e Marinetti, molto assertivi, pieni di certezze, dall’altra, riferimento che ha suscitato in qualcuno la seguente riflessione, ossia che ci sia anche oggi questo rischio di chiusura linguistica nel testo letterario, questa tendenza ad una certa semplificazione linguistica mutuata dalla pubblicità. Io non sarei così radicale. La letteratura mi pare che sia anche oggi molto varia e molto vitale. Non sto parlando solo dell’Italia, sto parlando della letteratura che sta venendo fuori anche in altri paesi. Scrivere è sempre un atto molto positivo. Secondo me è sempre meglio scrivere troppo che scrivere troppo poco, meglio leggere di più che leggere di meno. Mi piacerebbe che ad ogni angolo di strada ci fosse una libreria e che le persone ci entrassero. Credo che la letteratura abbia mille teste e che non ci debba essere una sola ricetta, valida per tutti, per farla. Anzi, è molto bello che ci sia una grande varietà di idee, che ci sia uno scrittore che scrive sul problema del traffico in Italia e un altro che scrive sui fiori del suo giardino, perché tutte le manifestazioni della realtà hanno diritto di essere osservate e raccontate. Quindi, quante più voci ci sono meglio è.
 
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