Posted On Settembre 30, 2022By Pierantonio PardiIn Words
Non parlerò della Meloni. Se ne stanno già occupando in molti. Voglio invece fare un ragionamento semplice, rischiando anche qualche approssimazione numerica. La popolazione italiana conta circa 59 milioni di persone. Alle elezioni politiche la percentuale di votanti è stata del 63,9%, quindi (escludendo i decimali) 38 milioni sono andati a votare. Si è astenuto il 36%, quindi 21 milioni. Concentriamo l’attenzione su questi 21 milioni che non sono andati a votare e che possiamo suddividere per tipologie: 1. qualunquisti (la banda del “me ne frego”); 2. incazzati tout–court (nauseati dalla
Read More La prima idea che mi viene in mente, analizzando questo libro è quella di stabilire una similitudine con l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Nell’O.F. si intrecciano le vicende di numerosissimi eroi e Ariosto interrompe spesso e improvvisamente la narrazione per passare a narrare le vicende quando di uno, quando di un altro personaggio. In questo poema c’è un calibratissimo congegno narrativo in cui il narratore porta avanti in parallelo il racconto di più vicende contemporaneamente troncandole e riprendendole, conducendo numerosi fili narrativi ad intersecarsi tra di loro per dividersi poi
Read More Posted On Aprile 13, 2020By Pierantonio PardiIn Culture Club
C’è un bel libro di Renata Pisu dal titolo Né Dio né legge (Laterza, 2013) che ha come sottotitolo Un caos armonioso. In questo libro si racconta come un popolo, quello cinese, con una storia millenaria sia riuscito nel bene e nel male a creare una cultura unica, un caos armonioso in cui non esiste un unico Dio né una sola legge. C’è stato un periodo, intorno agli anni ’70, che molti di noi (figli del ’68) hanno amato la Cina. Nei cortei si gridava “W Marx, W Lenin, W Mao-Tse-Tung”,
Read More Posted On Febbraio 26, 2020By Pierantonio PardiIn Culture Club
Recentemente Edizioni ETS hanno inaugurato, nella sede di Palazzo Roncioni a Pisa, “Rossa Fiammante – Un anno di poesia” a cura di Alessandro Agostinelli. Nell’incontro dedicato alla poesia di Roberto Veracini, in conclusione, il curatore Alessandro Agostinelli ha sollevato un quesito, rimasto inevaso, che si può più o meno riassumere in questi termini: “Ora che abbiamo parlato di poesia, chiediamoci se, una volta usciti fuori da questa specie di cenacolo per addetti ai lavori, ci sia ancora spazio per la poesia, se ci sia ancora qualcuno veramente interessato alla poesia”.
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