La politica israeliana è piena di sorprese, a seguirla non delude mai. Lo scorso 2 marzo si sono tenute terze elezioni generali in meno di un anno, non avendo le due precedenti (ad aprile e a settembre 2019) portato ad alcuna chiara maggioranza parlamentare. In grande sintesi le regole sono queste: al parlamento (la Knesset, l’antica ‘Grande Assemblea’ che secondo la tradizione fino al 200 a.C. era composta da scriba, saggi e profeti), ci soni in palio 120 seggi. Per formare il governo servono 61 voti. Un po’ come la
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