8 Dicembre 2024
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Natale in arte

Il misticismo e la tenerezza, il realismo e la maestosità: attraversando epoche e stili, i grandi maestri dell’arte pittorica, da Giotto a Gauguin, da sempre hanno offerto con i loro capolavori il racconto della nascita di Gesù toccando vertici di assoluta bellezza. Sono tante le Natività conservate nelle chiese e nei musei, in Italia e nel mondo, e proprio le feste natalizie potrebbero rappresentare il momento giusto per scoprirle da vicino.

1) Una Maria distesa, coperta da un manto di lapislazzuli (oggi quasi del tutto persi), il bambino fasciato, e ai lati della mangiatoia un sognante Giuseppe con il bue e l’asinello: a Padova, nella Cappella degli Scrovegni, si può ammirare la Natività di Gesù, affresco di Giotto dipinto attorno al 1303.

2) È custodito alla National Gallery di Londra il dipinto Natività mistica, l’unico firmato da Sandro Botticelli: realizzata a tempera nel 1501, la tela mostra un grande misticismo, con le regole della prospettiva sovvertite, figure rigide e colori molto forti.

3) Sempre alla National Gallery Londra è conservata la Natività di Piero della Francesca, dipinta nel 1470, nella quale viene raffigurato in primo piano il Bambino disteso su un lembo del mantello della Vergine in adorazione, mentre sullo sfondo da un lato si scorge un paesaggio rurale dall’altro un borgo cittadino che si presume sia il luogo natio di Piero: Borgo Sansepolcro.

4) Si trova alla Neue Pinakothek di Monaco di Baviera la Natività (1504) di Albrecht Dürer, pannello centrale del trittico dell’Altare di Paumgartner: nell’opera il Bambino, adagiato sull’abito di Maria, è circondato dagli angeli e da Giuseppe che lo veglia.

5) Risale al 1612 l’Adorazione dei pastori (Museo del Prado, Madrid) dipinta da El Greco: un’opera particolarmente suggestiva, nella quale la composizione si sviluppa a spirale, con i corpi distorti e il cromatismo intenso.

6) La Natività di Lorenzo Lotto, esposta alla National Gallery Washington, venne realizzata nel 1523: una tela di piccole dimensioni, in cui la scena della nascita viene narrata ponendo chi guarda direttamente all’interno della stalla, con il Bambino al centro tra Maria e San Giuseppe.

7) Anche Paul Gauguin nel 1896 diede una sua personale lettura della Natività: si tratta dell’opera Te tamari no atua (Il figlio di Dio), esposta alla Neue Pinakothek di Monaco di Baviera, nella quale l’evento con una Madonna e un bambino dalla pelle nera viene interpretato in chiave più familiare che religiosa.

8) Al convento di San Marco a Firenze si può ammirare l’Adorazione del Bambino o Natività del Beato Angelico, un affresco dipinto attorno al 1440: la scena vede al centro della capanna Gesù e attorno disposti a semicerchio in adorazione santa Caterina d’Alessandria, la Vergine, san Giuseppe e san Pietro Martire.

9) È nota come La Notte, l’Adorazione dei pastori dipinta dal Correggio nel 1522 ed esposta alla Gemäldegalerie di Dresda: il dipinto racconta la nascita di Gesù con grande misticismo, in una ambientazione notturna in cui la luce sembra provenire direttamente dal Bambino.

10) Al Duomo di Firenze si può osservare la splendida vetrata disegnata da Paolo Uccello e realizzata da Angelo Lippi: l’opera è databile al 1443 e mostra il Bambino al centro, con Maria e i pastori da un lato e san Giuseppe dall’altro e sullo sfondo il bue e l’asinello.