13 Ottobre 2024
Words

USA salvarono generale russo

Gli Stati Uniti sono intervenuti per impedire che l’Ucraina uccidesse il generale Valeri Gerasimov, nel timore che l’assassinio del capo di stato maggiore russo potesse portare ad una guerra tra Washington e Mosca. Lo rivela il New York Times ricostruendo le ore precedenti un attacco di Kiev contro i vertici militari di Putin lungo le linee del fronte ucraino.
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, quasi un anno fa, l’intelligence americana ha condiviso
informazioni preziose con i servizi di Kiev, fornendo in più di un’occasione la localizzazione dei movimenti di molti uomini della catena di comando militare russa. Ed è un dato accertato che, anche grazie a queste notizie, gli uomini di Volodymyr Zelensky sono riusciti a eliminare molte figure chiave dell’esercito di Mosca. Ci sono tuttavia dei limiti che gli 007camericani hanno dovuto e continuano a rispettare al fine di evitare un allargamento del conflitto. Punto primo: non possono fornire notizie che aiuterebbero Kiev a uccidere i più alti in grado, come Gerasimov o il ministro della Difesa Sergei Shoigu.
Secondo: è vietato condividere informazioni che aiuterebbero l’Ucraina ad attaccare obiettivi russi fuori dai suoi confini. Nell’episodio ricostruito dal New York Times l’amministrazione Biden si sarebbe trovata in una di queste
circostanze dopo aver appreso che il capo delle forze armate russe aveva deciso di fare una visita ai soldati di Mosca al fronte. Un’informazione delicata che se condivisa con Kiev avrebbe potuto avere esiti inaspettati, secondo la valutazione cdi Washington, tra i quali un’escalation del conflitto in Ucraina e il rischio di un confronto diretto tra Stati Uniti e Russia. Gli ucraini, tuttavia, vennero a conoscenza dei programmi di Gerasimov in modo autonomo e decisero di pianificare un attacco. A quel punto, dopo “un’intensa discussione interna” l’amministrazione Biden prese la decisione inedita di chiedere all’Ucraina di non lanciare il raid. Ma arrivò troppo tardi. L’attacco fu portato a termine, decine di soldati russi furono uccisi, ma il generalissimo di Putin si riuscì a salvare.
Il New York Times non precisa la data dell’episodio ma è probabile che si tratti dell’attacco contro Gerasimov di fine maggio scorso di cui lo stesso quotidiano aveva parlato in un articolo uscito due settimane dopo. In quell’occasione la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa,  Adrienne Watson, aveva precisato in un comunicato che le informazioni di intelligence non vengono fornite a Kiev “con l’intento di uccidere generali russi”.

[di Benedetta Guerrera – tratto da ANSA]