Posted On Dicembre 13, 2020By Giovanni A. CecconiIn Movie
In Lettonia, lontano dalla sua Corea, dove si era recato per la produzione di un nuovo film, il Covid-19 ha portato via uno dei protagonisti del cinema contemporaneo e tra i capiscuola del cinema del suo paese, ormai da considerarsi tra le più brillanti e di successo in assoluto (da ultimo è inevitabile pensare a Parasite). Pochi anni fa coinvolto in uno scandalo sessuale (accusato di violenza da una sua attrice), dal quale faticava ad uscire, Kim Ki-Duk avrebbe compiuto tra pochi giorni 60 anni. Aveva al suo attivo 23
Read More Posted On Novembre 1, 2020By Giovanni A. CecconiIn Movie
“E’ stato un’icona del Novecento. Fu nominato dalla rivista People ‘uomo più sexy del mondo’ e al giornalista che gli chiedeva un commento disse ‘non lo so, non sono mai andato a letto con un sessantenne calvo’…. Portava il parrucchino dall’età di 19 anni, ha fatto 007 col parrucchino”. Così Alessandro Agostinelli, il nostro editor, nel comunicarmi la scomparsa del grande Sean Connery invitandomi a scrivere un pezzo, me ne ha postillata la scomparsa, avvenuta nel sonno nella sua casa alle Bahamas, a 90 anni. Si potrebbe aggiungere una battuta
Read More Posted On Ottobre 11, 2020By Giovanni A. CecconiIn Movie
Ieri abbiamo rivisto dopo molti anni Caro diario. E’ stata un’occasione speciale perché, all’Odeon di Firenze, Nanni Moretti ha tenuto una emozionata lettura di appunti di diario sulla genesi del suo film del 1993. Fu un parto tormentato, anche per semplici motivi organizzativi, quel film girato in buona parte alle Eolie. Nella lunga performance di Moretti abbiamo ritrovato la caratteristica autoreferenzialità, e tanta umanità, ricordi, introspezioni da straordinario e sardonico osservatore della realtà qual è. È stato uno spettacolo bello, sebbene ci abbia un po’ immalinconito: siamo invecchiati con Moretti. Un po’
Read More Posted On Settembre 16, 2020By Giovanni A. CecconiIn Movie
In un torrido Spazio Uno di Firenze, il pubblico si guarda tra il curioso e il rassegnato. Distanziamenti e mascherine lo rendono un po’triste e ancora più torrido. È meritoriamente proiettato in questa storica sala d’essai fiorentina, in una fase di riavvio delle attività, il bel mediometraggio (68’) del talentuoso regista di prevalente ma non esclusiva vocazione documentaristica Andrea Segre. Il suo lavoro più bello è la storia di finzione Io sono Li, del 2011, struggente vicenda d’amore (e di solitudine) incompiuta tra una giovane immigrata cinese a Chioggia e un maturo slavo
Read More Posted On Settembre 12, 2020By Giovanni A. CecconiIn Movie
Pronosticata da molti, la vittoria del festival numero 77 è andata al film della regista cino-americana Chloé Zhao (giuria presieduta da Cate Blanchett). L’opera, Nomadland, è interpretata da Frances McDormand (che ne è stata coproduttrice) ed è la storia di una donna sola che decide di vivere da nomade, tra veri nomadi, spostandosi in un Van-casa tra terre desolate degli States. A Pierfrancesco Favino, oggi probabilmente l’attore più affermato del cinema italiano, la prestigiosa Coppa Volpi come miglior attore in assoluto per Padre nostro di Claudio Noce. Ecco l’elenco degli altri principali riconoscimenti. Leone
Read More Posted On Settembre 3, 2020By Giovanni A. CecconiIn Movie
Apre il festival con Lacci del regista italiano Daniele Luchetti. Fuori concorso, uscirà nelle sale l’1 ottobre. Non abbiamo visto il film, ma conosciamo bene il libro (autobiografico) di Domenico Starnone, che è molto coinvolgente, ed è chiaro a chi lo abbia letto che non si tratta di un’opera facilmente trasponibile in immagini. Tra Napoli e Roma, dagli anni Sessanta. I lacci sono quelli che prefigura già la frase di apertura del romanzo, scritta da Vanda, una moglie tradita e inopinatamente abbandonata, a Aldo: “Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te
Read More Posted On Agosto 27, 2020By Giovanni A. CecconiIn Movie
Quanto ci mostra il programma lascia sperare in un bel festival e chissà perché ci dà fiducia la presidenza della giuria di Cate Blanchett. Forse il suo sguardo fiero e la sua bellezza un po’ algida ce la lascia immaginare inattaccabile dalle lobbies e guida rigorosa della commissione. Bene ha fatto dunque il direttore della sezione cinema della Biennale e noto critico, Alberto Barbera, a sceglierla. Presenteremo il programma in un prossimo intervento. Anche a Venezia il Covid sta condizionando l’organizzazione, che ovviamente deve tener conto di ospiti, accreditati, frequentatori.
Read More Posted On Luglio 27, 2020By Giovanni A. CecconiIn Movie
In perenne conflitto con la sorella minore, altra longevissima star, Joan Fontaine, dal nome del secondo marito della madre (nata Joan de Beauvoir de Havilland, protagonista di Rebecca la prima moglie, 1940, deceduta a 96 anni nel 2013), Olivia Mary de Havilland fu di una bellezza discreta, così come interpretò spesso ruoli di donna buona e timida, peraltro rivelandosi attrice eclettica e come dirò interprete di personaggi ‘maledetti’. La de Havilland, ricordata sempre come la Melania del film etichettato sciaguratamente dai più accaniti dei fautori del movimento Black Lives Matter come razzista, Via col Vento (al
Read More Posted On Luglio 2, 2020By Giovanni A. CecconiIn Culture Club
Saranno stati ritmi più lenti quelli del football anni Settanta, saranno state comuni le meline con passaggi indietro al portiere, ma che nostalgia di quel football e dei suoi narratori radiofonici e televisivi! Certo, anziché spaccare le difese con accelerazioni frenetiche, o con percussioni e rimorchi, si prediligeva caracollare sulla fascia per poi accentrarsi e sparare una staffilata destinata a lambire il palo o addirittura a costringere il portiere (Fabio Cudicini?) a togliere la ragnatela dall’incrocio dei pali… o ad accartocciarsi bloccandola. L’attaccante più bravo e fortunato (non lo scarpone specialista di tiri telefonati, o addirittura di autogol con tiri telefonati vero compagno Comunardo
Read More Posted On Maggio 19, 2020By Giovanni A. CecconiIn Movie
Ho sempre apprezzato tantissimo, forse senza mai amarlo veramente, Michel Piccoli. Poco di spettacolare nella sua recitazione, così sobria, persino un po’ fredda, a volte torbida, a volte punteggiata da momenti di estrosità brillante, e di genialità surreale sempre presentate con caratteristica flemma. Lo ricordo spesso inserito in cast di co-protagonisti di altissimo livello, tra i quali si distingueva anche per il semplice fatto di esserci, di attirare l’attenzione su di sé come nei gruppi siamo colpiti da chi è taciturno e schivo senza ostentarlo, perché la riservatezza è naturale.
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