18 Aprile 2024
Words

Il successore nel PD

Si dice che il secondo compito di un buon politico (come di un buon dirigente) sia preparare il successore, perché gli uomini passano e le istituzioni e le idee restano – come diceva Giacomo Matteotti: “ma l’idea che è in me non muore”.

Vorremmo suggerire al PD e ai suoi dirigenti di cominciare a ricostruire il loro partito e un briciolo di sinistra italiana, tutti insieme. Sarebbe utile per l’Italia prima di tutto e poi anche per loro stessi, per potersi continuare a guardare allo specchio serenamente. Ricostruire significa farsi da parte con calma, preparare il futuro, perché per uscire dalla dittatura del più forte e da quella del già visto e del già detto, serve una storia d’amore col futuro. E il futuro non sono i dirigenti del PD che tengono in vita un cadavere di partito come è quello attuale; il futuro sono i giovani.

Prendete FCA, cioè Fiat Chrysler Automobile, sono anni che Elkann e Marchionne stanno lavorando non solo per portare solidità al gruppo (che proprio in questi giorni ha annunciato l’azzeramento del debito), ma anche per costruire un gruppo dirigente interno molto forte. E adesso, presidente e ad insieme, avranno altri 5 anni per individuare e consolidare il nuovo ad che sostituirà l’uomo col golfino a capo di FCA appunto.

Qualcuno dirà che l’azienda ha azzerato il debito a scapito di una parte di lavoratori. Potremmo dire però che se FIAT fosse rimasta quello che era avrebbe fatto la fine di Alitalia, o peggio. Se FIAT fosse rimasta soltanto italiana oggi i posti di lavoro perduti sarebbero stati infinitamente superiori.

Dunque, sarebbe interessante che i dirigenti PD prendessero esempio da FCA: non vaneggiare vecchi saggi da strombazzare alla guida di un partito che non c’è, ma mettersi a testa bassa a lavorare per il partito che dovrà essere. Se esiste ancora un gruppo dirigente del massimo partito di centrosinistra, che cominci a far funzionare la ragione, invece della vanità e si metta subito al lavoro per il partito che dovrà essere, per costruire la nuova classe dirigente interna. Scopo di quelli che ci sono oggi è preparare appunto i successori di domani.