Posted On marzo 24, 2019By Giovanni A. CecconiIn Culture Club
Il latino è una lingua morta? Se lo è – ed è legittimo pensarlo – si faccia il piacere di non impiegarlo quando si parla pubblicamente di politica o di altro. E soprattutto non lo si usi a sproposito nei mass-media. Si è usato fino a ieri nelle liturgie e negli scritti teologici, continua a essere studiato nelle università e nelle aule di giustizia, perché come noto molti diritti europei sono nipotini del diritto romano, del Corpus Iuris Civilis giustinianeo penetrato nel sistema giuridico sin dall’altomedioevo. Il latino non si conosce, o si è dimenticato
Read More Posted On marzo 7, 2019By Giovanni A. CecconiIn Movie
Stanley Kubrick (New York, 26 luglio 1928-St Albans, 7 marzo 1999), di origine ebraiche, morto venti anni fa dopo l’ultimo e suo peggior film (Eyes Wide Shut), un film disperato come Salò o le 120 giornate di Sodoma per Pasolini, ha meritato i servizi che nei giornali e tg di tutto il mondo gli sono stati riservati. Nel 1997 ebbe il Leone d’Oro alla carriera ma nessuno dei suoi film ha avuto un riconoscimento nei maggiori festival del cinema internazionale. Non è stato, comunque, per una volta, un genio incompreso ed è
Read More Posted On marzo 2, 2019By Giovanni A. CecconiIn Movie
Ha vinto la statuetta come miglior film 2019, per il miglior attore non protagonista e per la migliore sceneggiatura originale. Come sempre, andrebbe visto in lingua, per un pieno apprezzamento. Parlando di “film da Oscar” intendiamo dire che si tratta di un prodotto di pregevole confezione, ben costruito, con una bella fotografia, un’atmosfera suggestiva (l’America degli anni ’60 del secolo scorso), di buoni sentimenti, con attori in gamba. Ma certamente non si tratta di un’opera stimolante. Quando si esce dalla sala siamo come prima: nessun rimescolamento interiore, nessun brivido, e poco da commentare. Il film
Read More Posted On febbraio 17, 2019By Giovanni A. CecconiIn Movie
Bruno Ganz, nato a Zurigo nel 1941, il più famoso attore svizzero, uno dei più stimati della scena internazionale, insignito di numerosi premi sia in ambito teatrale (di impronta brechtiana) che cinematografico, ci ha lasciato il 15 scorso. Molto è stato detto e continua giustamente a essere detto di lui in questi giorni. Anche il privato di Ganz è stato talvolta richiamato: il dolore per un figlio disabile, la sua protratta dipendenza dall’alcool. L’intensità delle sue interpretazioni, raramente tradìta, è certamente anche stata influenzata dai solchi della sua esistenza personale. Ma Ganz
Read More Posted On febbraio 2, 2019By Giovanni A. CecconiIn Movie
I 12 anni del titolo sono anni bui della storia dell’Uruguay, piccolo paese dell’America Latina, la cui vicenda è nota a partire dal XVI secolo, scoperto dagli esploratori spagnoli. L’Uruguay è stretto geograficamente e costretto storicamente tra i grandi stati dell’Argentina e del Brasile, ai quali è in grado di contestare il primato solo in campo calcistico, per la sua grande tradizione futbolistica: due volte campione del mondo in anni lontani ma capace di sfornare in continuità di tempo sino ad oggi talenti straordinari quali Ghiggia, Schiaffino, Cubilla, Francescoli, Luis Suarez, e il più forte di tutti,
Read More Posted On gennaio 20, 2019By Giovanni A. CecconiIn Movie
Per circa mezzora questo film, diretto e sceneggiato da Olivier Assayas (1955, autore eclettico per varietà di stili e temi, da ultimo di Personal Shopper, 2016), ci è parso un irritante e pretenzioso cicaleccio: dialoghi vertiginosi ma fatui tra bei divani, ‘verres’ di bianco, uffici e librerie di una maison de presse tesa a massimizzare il proprio successo. Il tutto secondo stereotipi anche un po’ polverosi: il rapporto personale e di lavoro tra il direttore editoriale e uno dei suoi autori storici, scarsamente ispirato e ripetitivo, incapace di stare al
Read More Posted On gennaio 6, 2019By Giovanni A. CecconiIn Movie
Old man and the Gun (di D. Lowery, USA 2018, 93′) è un film di puro intrattenimento, godibile senza essere stimolante né emozionante. Tutto basato sulle performances di Robert Redford (che ha dichiarato trattarsi del suo addio alla recitazione) e anche di Sissi Spacek (l’indimenticata protagonista di La rabbia giovane di Malick, Carrie lo sguardo di Satana di De Palma o di Tre donne di Altman) ha ricevuto elogi sperticati dalla critica americana. Secondo Richard Brody di The New Yorker sarebbe “un’interpretazione gloriosa in un film glorioso”; mentre secondo Ann Hornaday di The Washington Post,
Read More Posted On dicembre 19, 2018By Giovanni A. CecconiIn Movie
Un documentario toccante. Ricostruendo un momento tragico della storia contemporanea, il golpe cileno di Pinochet dell’11 settembre 1973, ci parla dell’oggi, e vuole dirci non da ultimo come nella natura del popolo italiano ci sia, e dunque dovrebbe continuare a esserci l’accoglienza del rifugiato, l’aiuto solidale verso chi è in difficoltà, indipendentemente dalla sua nazionalità, lingua, colore della pelle. In una prima sezione filmati d’epoca – alternati a una ampia serie di a tratti commoventi interviste fatte da Moretti a protagonisti che rievocano quelle vicende – mostrano il paese sudamericano festante per la vittoria democratica del socialista Allende
Read More Posted On dicembre 13, 2018By Giovanni A. CecconiIn Movie
La vicenda del locale marchigiano dove è (o sarebbe) stato spruzzato nella folla dei ragazzi dello spray al peperoncino per scherzo demenziale, per derubare, o per orchestrare un panico destinato a far saltare il concerto del rapper ormai irreparabilmente ritardatario, sta suscitando nei media molte riflessioni, di ordine culturale, sociologico e antropologico. Non sappiamo quale sia stata la causa della tragedia ma l’idiozia del gesto è senza pari e purtroppo sembra abbia anche avuto l’indomani degli imitatori. In questa rubrica – senza nessuna concessione allo scherzo e all’ironia su cose gravi – ci si limiterà a ricordare come anche il cinema riflette
Read More Posted On novembre 29, 2018By Giovanni A. CecconiIn Culture Club
Magnus di nome e di fatto. Carlsen si conferma campione del Mondo. Si è concluso a Londra il campionato mondiale di scacchi. Dopo dodici patte poco emozionanti la sfida si è decisa allo spareggio, un minimatch su quattro partite giocate a ritmi veloci, “Rapid”, 25′ (+10′) a testa per finire la partita. Dopo il 6:6 nel gioco classico (tempi di riflessione lunghi), il Grande Maestro detentore del titolo Magnus Carlsen (Norvegia) ha trionfato nel Rapid con un micidiale 3:0 sconfiggendo l’americano Fabiano Caruana. Alla fine quella che potremmo definire la cinica strategia di
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