PLAYBOY: In un’era di crescente specializzazione, ti sei espresso pressoché con tutti i mezzi artistici. Non hai mai voluto specializzarti? ORSON WELLES: No, non riesco a immaginarmi mentre mi limito. È una bella vergogna che viviamo in un’epoca di specialisti, e penso che tributiamo loro troppo rispetto. Ho conosciuto quattro o cinque ottimi dottori in vita mia, e mi hanno detto che la medicina è ancora ad uno stato primitivo e loro ne sanno un’infinitesima parte. Ho conosciuto solo un cameraman veramente bravo – Gregg Toland, per la fotografia diQuarto potere. Diceva di potermi
Read More Posted On Giugno 20, 2023By Andrea BianchiIn Words
Posto che per “disinformazione” s’intende la diffusione di informazioni false a fini devianti, cerchiamo di capire a un anno di distanza dalle prime massicce notizie giunte in Occidente sulla situazione taiwanese quanto ci sia di vero e quanto di posticcio. Chi tiene Taiwan controlla l’autonomia energetica e tecnologica (microchip) di qui ai prossimi dieci anni e oltre. Facciamo un’ulteriore distinzione tra disinformazione e intossicazione delle notizie prima di passare ai materiali su Taiwan. Su Taiwan si è avuta sia disinformazione che intossicazione di informazioni. Per riprendere l’ottima definizione dell’ex Presidente
Read More Posted On Maggio 9, 2023By Andrea BianchiIn Words
Uno degli ultimi ritrovati francesi, o per meglio dire “rimasticati” perché per primi lo hanno affinato i servizi americani, è l’intelligence culturale. Era un campo da percorrere additato nei suoi ultimi tempi anche dal prof. Giaconi, generoso editorialista di alleo (https://www.radioradicale.it/scheda/545659/intelligence-tra-pubblico-e-privato). Vediamo un caso eclatante generato sul web dai francesi, la piattaforma Thinkerview. Fatta con formato massiccio, di interviste in media di due ore per ciascun invitato, è comunque di diverse lunghezze avanti a epifenomeni italiani consimili, genere Byoblu. Negli ultimi 3 anni hanno partecipato a Thinkerview: – l’ex direttore
Read More Posted On Aprile 4, 2023By Andrea BianchiIn Words
Come si articola oggi il soft power delle potenze filoamericane nell’Estremo Oriente? I media italiani, persi nelle cronache e nell’estenuante diario ucraino, non si sono accorti di questa battaglia che si gioca per il prestigio e l’influenza in Estremo Oriente. A malapena ci si è resi conto di cosa abbia significato, pochi mesi fa, il ritemprato accordo militare tra Regno Unito e Giappone. Figurarsi se si è preso nota degli investimenti in Estremo Oriente e perché no, dell’espansione militare cinese in quei mari. Lo vedremo qui brevemente. La Tailandia è attraversata da due
Read More Posted On Marzo 19, 2023By Andrea BianchiIn Words
La Turchia oggi, in seguito al terremoto che ha devastato le sue aree sudorientali, mostra pro e contro di una situazione interessante. E probabilmente in vista di un cambiamento al governo del Paese. 1) Erdoğan gioca l’alternativa del Middle Corridor con il TITR Trans Caspian dopo essere stato lasciato fuori dal progetto East Med che aveva tentato, in anni ante-covid, di scoprire il fianco turco isolandolo a beneficio di Cipro e della Grecia. Cipro agli occhi dello statista turco è un appetibile “Donbass”. All’estremità orientale dei confini turchi si colloca poi
Read More Posted On Novembre 20, 2022By Andrea BianchiIn Words
Da ormai cinque anni sul sito del DNI (Director of National Intelligence) è pubblica una selezione di materiali estratti dalla biblioteca di Bin Laden in seguito alla sua eliminazione (2 maggio 2011). I documenti rilasciati sono in totale 470mila e partono, nell’ordine di esposizione online, con 49 atti di ‘cancelleria’ – lettere, missive, report – e un altro blocco di 113 testi anch’essi a tema ideologico e mediatico. Meritano qualche attenzione due considerazioni sul Maghreb e specialmente sull’Algeria con una nota sulle presenze marocchine (con precisione: tra 18 e 22
Read More Posted On Settembre 16, 2022By Andrea BianchiIn Culture Club
Già durante la guerra Madatov riferì: Ad Ispagan furono importati fino a duecento carichi di armi russe per l’esercito di Abbas-Mirza, ma attraverso Ispagan passò Karim-Khan, cognato dello Scià, inviato agli Inglesi come ambasciatore. E il vecchio aggiunse la postilla: Molto verosimile. Molto verosimile che il fatto non riguardasse lo shah-zade’ Costantino, e che vi fosse un grosso gioco, ma il corso del denaro era vantaggioso. “La morte del Vazir Muchtar” di Jurij Tynjanov è un romanzo pubblicato nel 1927. Il titolo significa, dall’arabo, la morte del ministro ufficiale. Che sarebbe un
Read More Posted On Agosto 5, 2022By Andrea BianchiIn Sun
Dire di John le Carré col suo ultimo romanzo breve – Silveriew tradotto rocambolescamente come L’ultimo segreto – rischia di essere dispersivo. Il testo è breve. Giusto una cinquantina di cartelle word o, siccome lui scriveva sempre a mano, un brogliaccio di almeno 300 fogli, incolonnati a destra, con una vita ristretta al centro pagina. L’ultimo romanzo colpirà i lettori di Le Carré perché pare, finalmente, i filoarabi e terzomondisti che si mescolano al Service, spy on the Service, salvano la pellaccia. Non si vedeva una cosa simile da tempo immemorabile.
Read More Posted On Ottobre 5, 2021By Andrea BianchiIn Words
Un discorso su Marco Giaconi a distanza di un anno dalla scomparsa potrebbe assumere varie forme, e non solo per la bocca che lo pronunci o, come in questo caso, per la mano che lo vada a comporre. Dico così perché Marco Giaconi era figura eminentemente complessa, se mai altre ve ne furono come lui nella mia vita e quindi il mio discorso rischierà di restare limitato entro una prospettiva: che però può consentire una messa a fuoco efficace. Marco Giaconi è entrato nella mia vita per la prima volta
Read More Posted On Ottobre 4, 2021By Andrea BianchiIn Sun
A pensarci ora fa un certo effetto considerare che Ugo Moretti ha scritto il suo primo libro, sulla sua tranche de vie personale, da under 30 per così dire nella Roma tra ante e post-guerra, senza spendere una sola volta di troppo la parola ‘tedesco’, ‘nazista’, ‘avversario’ o chi per lui. Forse per questo motivo la Ginzburg rifutò il libro presso Einaudi? Resta un dato di fatto: il romanzo d’esordio di Ugo Moretti il premio (Viareggio, per carità, mica lo Strega dei circoli alcolemici) se lo vinse nel ’49 quando il suo autore
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