Posted On Dicembre 26, 2022By Alessandro AgostinelliIn Culture Club
C’è un regista che non ha avuto il successo che avrebbe meritato. Si chiama Jerzy Skolimowski, è polacco, ed è un grande regista. Almeno quattro suoi film sono dei piccoli capolavori: Il vergine (con Jean-Pierre Léaud, 1967), L’australiano (con Alan Bates e Jophn Hurt., 1978), Moonlighting (con Jeremy Irons, 1982), La nave faro (con Robert Duvall e Klaus-Maria Brandauer, 1985). Adesso, all’età di 84 anni, è candidato agli Oscar con il suo ultimo lavoro EO, che ha vinto il gran premio della giuria a Cannes e un posto appena assicurato tra i
Read More Posted On Novembre 13, 2022By Gianfranco CordìIn Culture Club
Zygmunt Bauman ha scritto, nel suo volume Amore liquido (Sulla fragilità dei legami affettivi, 2006): «La prima cosa che gli azionisti seri (attenzione: gli azionisti si limitano a detenere azioni, e come tutte le cose che si detengono, ce ne si può disfare) fanno ogni mattina è aprire il giornale e consultare il listino azionario per scoprire se è tempo o meno di vendere. La medesima cosa accade con l’altro tipo di azione: le relazioni sentimentali». Jovanotti, nel 2005, all’interno dell’album Buon sangue ha inserito una canzone che si chiama
Read More Posted On Ottobre 22, 2022By Gianfranco CordìIn Culture Club
Non si tratta di una partita a scacchi. E non si tratta di un gioco letterario – si tratta, piuttosto di un gioco di un uomo con la letteratura. E questo gioco ha le sue mosse (12) esposte sotto forma di verbi, di verbi all’infinito. Ogni verbo, di per sé, «indica azione, stato, o divenire». Il tempo dell’infinito poi esprime il concetto di un verbo senza rendere esplicito né un tempo particolare e nemmeno le varie persone che agiscono all’interno del verbo. Vediamo, dunque: questi dodici verbi infiniti. 1) Lottare:
Read More Posted On Ottobre 18, 2022By Gianfranco CordìIn Culture Club
Il colibrì è un film strano, incompleto, segmentato, fratto, frattale, forse inutile. Ciononostante riesce a raccontare una certa Italia che probabilmente c’è, ma che, francamente, era meglio non ci fosse. Al di là degli sforzi di Francesca Archibugi, che si prodiga in effetti (e in difetti) da cinema d’autore “de’ noantri”, il film in realtà non decolla, non si capisce. Non si capisce affatto cosa voglia raccontare. 1) La vita di un uomo? Il colibrì, appunto. 2) Una certa Italia che, probabilmente, ci siamo lasciati alle spalle? 3) La versione
Read More Posted On Settembre 16, 2022By Andrea BianchiIn Culture Club
Già durante la guerra Madatov riferì: Ad Ispagan furono importati fino a duecento carichi di armi russe per l’esercito di Abbas-Mirza, ma attraverso Ispagan passò Karim-Khan, cognato dello Scià, inviato agli Inglesi come ambasciatore. E il vecchio aggiunse la postilla: Molto verosimile. Molto verosimile che il fatto non riguardasse lo shah-zade’ Costantino, e che vi fosse un grosso gioco, ma il corso del denaro era vantaggioso. “La morte del Vazir Muchtar” di Jurij Tynjanov è un romanzo pubblicato nel 1927. Il titolo significa, dall’arabo, la morte del ministro ufficiale. Che sarebbe un
Read More Robert Louis Stevenson scrive, in questo suo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde. Il trafugatore di salme. Un capitolo sui sogni (A cura di Attilio Brilli, Con uno scritto di Joyce Carol Oates, Oscar Mondadori, 1983): «Più ci penso e più sono spinto a chiedere: chi sono questi esserini? Essi sono dei parenti stretti del sognatore, senza dubbio: condividono le sue preoccupazioni finanziarie e tengono d’occhio il suo conto in banca; con ogni evidenza essi condividono il suo tirocinio; hanno imparato come lui a costruire l’impalcatura
Read More “Quel che si scopre su una spiaggia ridente, quando il mare si ritira: la verità, stagni dalle grevi puzze, granchi, carogne e stronzi”: non ci va giù leggero Louis-Ferdinand Céline in questo suo Viaggio al termine della notte, romanzo cominciato a scrivere nell’anno stesso del crack di Wall Strett: inizio della Grande Depressione che aggredì tutto il mondo. E da Grande Depressione ad affermazioni del tipo “La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte”, “La vita è un delirio tutto pieno di menzogne”, alla messa in
Read More Gli Stati Uniti hanno avuto – probabilmente hanno ancora – un impatto anomalo sull’evoluzione sociale del mondo moderno. Il “melting pot” – il “crogiolo” – formato dalla massiccia immigrazione nel paese, mescolando e amalgamando praticamente tutte le culture del globo, ha “sciolto le briglie” alla popolazione, non solo permettendo ma obbligando trasformazioni nelle interazioni umane spesso nuove in un vasto territorio perlopiù sotto-popolato. Per quanto la “liberazione femminile” fosse già nell’aria nelle società anglosassoni—con le “suffragette” inglesi per esempio, che condussero una campagna ai limiti del terrorismo (per i tempi)
Read More «Mr. Winkle rispose con un sorriso forzato, e raccolse da terra il secondo fucile con un’espressione del volto che faceva pensare piuttosto a una cornacchia metafisica sconvolta da un presagio di violenza e di morte vicina» si legge a pagina 113 di questo mirabile Il circolo Pickwick (a cura di Lodovico Terzi, incisioni di Seymour e «Phiz», Adelphi, Milano, 1997). Ma non c’è solo una «cornacchia» (pickwichiana, cioè «metafisica»): c’è anche uno «stoccafisso». «Ma torniamo a Mr. Pickwick e ai suoi amici (…) sull’imperiale della diligenza per Muggleton su cui
Read More L’albero deforme Pirotecnico, vulcanico, impressionante – a tratti – per la potenza della scrittura, I miserabili (Introduzione e traduzione di Mario Picchi, Tomo Primo, Tomo Secondo, Tomo Terzo, Einaudi, Torino, 1983) di Victor Hugo non è affatto un romanzo sui «miserabili» – come vorrebbe il titolo: ma è un romanzo sulla «miseria». «Accade della miseria come di ogni cosa. Finisce per diventar possibile. Finisce per prendere una forma e organizzarsi. Si vegeta, ossia ci si sviluppa in un certo modo stentato, ma sufficiente alla vita». La «miseria» – dalla quale,
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