Posted On Maggio 1, 2016By Alessandro AgostinelliIn Culture Club
Giorni fa, contattando alcuni scrittori italiani scelti per partecipare al premio letterario “Ultima Frontiera” di Volterra, dedicato a Carlo Cassola, un importante editore risponde che il suo autore non partecipa ai premi letterari e quindi declina l’invito. Strano, perché quello scrittore ha vinto il Premio Campiello, Viareggio, Alassio, Stresa, Chianti, Hemingway, Parco della Majella e Strega. È sembrato, quindi, che lo scrittore feltrinelliano partecipi eccome ai premi, ma soltanto a quelli che reputa alla sua altezza. Comunicando questa notizia a uno dei giurati del premio “Ultima Frontiera” riceviamo la seguente
Read More Posted On Aprile 24, 2016By Alessandro AgostinelliIn Culture Club
È sempre una curva della strada che apre all’inaspettato. E io non pensavo davvero di dover venire qui a Granada, nel giorno delle celebrazioni della morte di Miguel de Cervantes (la tv spagnola e i teatri gli hanno dedicato grande spazio in questa settimana), per trovare un piccolo universo di sincronicità. Già la bizzarria dei calendari ha messo insieme l’autore del Qujote con William Shakespeare – sono morti “insieme” i due più grandi narratori di tutti i tempi, tra il 22 e il 23 aprile – eppure non credevo di
Read More La prima volta fu un’apparizione favolosa, degna delle sue Wande Osiris. Estate 1985. Aeroporto di Smirne, Turchia. Ero reduce da ore e ore di viaggio in macchina, in compagnia di un’amica. Un caldo spaventoso. In aeroporto non c’era aria condizionata e il termometro era oltre i quaranta. Eravamo stanchi, sfatti. Come noi, tutti i passeggeri in procinto di imbarcarsi per Roma: sudati, incapaci di muovere un dito, per via dell’afa insopportabile. In quella selva di facce attonite, lineamenti scomposti, indumenti fradici e gualciti, solo una camicia di lino celeste, maniche
Read More Posted On Marzo 28, 2016By Giovanni A. CecconiIn Culture Club
Uno dei massimi giornalisti italiani del secondo dopoguerra, il coltissimo Sandro Ciotti, gli dedicò un film intitolato “Il profeta del gol”. Non so cosa Ciotti intendesse con quel termine “profeta”. Profeta, dal greco, significa “colui che dice prima, che prevede, che annuncia”. Johann Crujff fu talento purissimo, che nel calcio ha anticipato tanto, ma Ciotti, a sua volta profeta in questo, non poteva saperlo quando girò quella pellicola. Crujff ha preannunciato in una maniera unica il calcio del futuro, quello che abbina tecnica e velocità, classe e fisicità, nonostante il suo
Read More Arriva a Firenze una tre giorni di immersione nella cultura dei Balcani occidentali. Infatti, dal 25 al 27 febbraio, torna allo Spazio Alfieri (in via dell’Ulivo, 6) la quarta edizione del Balkan Florence Express, il festival di cinema balcanico promosso da Oxfam Italia, nell’ambito della campagna Adesso Basta! I migranti non sono invasori, in collaborazione con Quelli della Compagnia. Durante il Festival si alterneranno 9 film tra anteprime nazionali e toscane, provenienti da Croazia, Serbia, Albania, Kosovo e Montenegro. Tra questi vi segnaliamo sabato 27 febbraio, Loogbook_Serbistan di Želimir Žilnik, regista Orso d’Oro
Read More “Se tu mi lasceresti”, Ettore, sarebbe davvero un brutto scherzo. Ma non succede, lo so, «se fa tanto pe’ di’». Tu ci servi, ci serve sapere che ci sei. Serve a ciascuno di noi, serve a questo paese che ha bisogno di gente come te. E tu per fortuna ci sei: la morte è uno scherzo stupido, una burla da Marc’Aurelio. Dicono che anche Il Giovane Holden, Tadzio, Don Chisciotte, il capitano Achab e Gregorio Samsa non esistano più. Ma non ci ho mai creduto, è evidente che non è
Read More Posted On Gennaio 11, 2016By Alessandro AgostinelliIn Culture Club
La carriera di David Bowie è stata folgorante. Quasi cinquanta anni di palcoscenico come stella del pop mondiale. Il 10 gennaio (due giorni dopo il suo 69esimo compleanno) il “duca bianco” è morto di cancro. La sua popolarità era un misto di musica e glamour. E il suo atteggiamento nel mondo del pop-rock è sempre stato contraddistinto più dalla parte iconica che da quella prettamente musicale. In sostanza, come solo Madonna dopo di lui, Bowie ha sempre attratto più per le sue performance pubbliche, per i suoi travestimenti, per la
Read More Se si dovesse tentare di definire il tratto fondamentale della poesia di Alessandro Agostinelli si potrebbe usare la parola ‘disponibilità’. […] Questa poesia non nasce, in prima battuta, da altra poesia ma da uno sguardo ampio, pronto a cogliere il poetico ovunque, attraverso sensazioni che possono emergere in qualunque circostanza e di fronte a qualunque “thing”. […] Una concezione come questa si è concretizzata, nel tempo, in molte e importanti iniziative, che Agostinelli ha promosso per modificare in panorama un po’ monotono della lirica ‘ufficiale’ italiana, riuscendo a far conoscere
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