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Posted On novembre 23, 2022By Alfredo De GirolamoIn Words

Cop27: insufficiente

Ci sono voluti quasi 30 anni prima che anche l’ultimo muro cadesse alla creazione di un fondo “perdite e danni”, per gli stati più vulnerabili al climate change. Venuto meno veto e pregiudizio statunitense, è ora finalmente possibile istituire un programma di consistenti aiuti ai paesi in via di sviluppo e alle vittime degli eventi meteorologici estremi. L’aver raggiunto, in extremis, questo obiettivo diplomatico e climatico nonché di giustizia sociale, è un aspetto non trascurabile, che tuttavia non edulcora altri fallimenti nei negoziati di Cop27. L’inversione di rotta compiuta dall’amministrazioneRead More

Posted On novembre 20, 2022By Andrea BianchiIn Words

Gli appunti segreti di Bin Laden

Da ormai cinque anni sul sito del DNI (Director of National Intelligence) è pubblica una selezione di materiali estratti dalla biblioteca di Bin Laden in seguito alla sua eliminazione (2 maggio 2011). I documenti rilasciati sono in totale 470mila e partono, nell’ordine di esposizione online, con 49 atti di ‘cancelleria’ – lettere, missive, report – e un altro blocco di 113 testi anch’essi a tema ideologico e mediatico. Meritano qualche attenzione due considerazioni sul Maghreb e specialmente sull’Algeria con una nota sulle presenze marocchine (con precisione: tra 18 e 22Read More

Posted On novembre 18, 2022By Rassegna ItalianaIn Words

Il guaio del nemico a sinistra

La prospettiva del «campo largo» su cui si dibatte nel Partito democratico (cioè se stabilire o no un’alleanza di ferro con i 5 Stelle) può essere considerata come una sorta di nemesi storica. Una nemesi non solo rispetto all’orgogliosa autonomia di cui sempre andò fiero il suo più vero e illustre predecessore, il Partito comunista, ma anche rispetto alla capacità che esso ebbe — e che viceversa appare clamorosamente assente tra i «democratici» odierni — di far convivere al suo interno quasi tutto e il contrario di tutto. In quelRead More

Posted On novembre 11, 2022By Alessandro AgostinelliIn Words

Fraterni… tiè

Sul Corriere di oggi, il disegnatore satirico Giannelli pubblica una vignetta esemplare. C’è Macron che illustra i tre capisaldi francesi della rivoluzione del 1789, base e identità della Repubblica d’oltralpe: Liberté, Egalité, Fraternité. Ma in un corto circuito legato alle notizie di ieri, cioè la solenne incazzatura dei francesi contro l’Italia che ha avuto l’ardire di mandare una (dicesi 1) nave, delle centinaia che durante l’anno approdano sul suolo della penisola, in un porto francese, Giannelli disegna Macron che fa il gesto dell’ombrello e dice: Fraterni…tiè!!! Questo atteggiamento la diceRead More

Posted On novembre 8, 2022By Rassegna ItalianaIn Words

Strangers talk only about the weather…

Dopo esserci rallegrati per il caldo autunnale, che ci fa risparmiare sul gas, dovremmo tornare a preoccuparci del riscaldamento climatico. I dati sono allarmanti ma ci facciamo meno caso. C’è la guerra, c’è l’inflazione. Siamo fatti così. Viviamo di contraddizioni. Si apre in Egitto, a Sharm el-Sheikh, la Cop 27, la conferenza sul clima, in un’atmosfera che definire depressa è poco. Nel frattempo, il governo del Cairo reprime, nel silenzio internazionale, ogni forma di dissenso, anche ecologica. Si combatte di più la libertà di pensiero delle emissioni nocive. Il casoRead More

Posted On novembre 4, 2022By Michelangelo FabbriniIn Voice of Jerusalem, Words

Israele, mai più come prima

In Israele si è votato lo scorso primo novembre. Sono le quinte elezioni negli ultimi tre anni e mezzo. I risultati da ieri sono definitivi. Non sono poi cambiati molto rispetto alle precedenti elezioni, ma c’è stata lo stesso la rivoluzione. Proviamo a interpretare qualche spunto. Anzitutto, ha vinto di nuovo Netanyahu. Dopo l’intermezzo di Yair Lapid, che per alcuni mesi ha guidato un governo del blocco anti-Netanyahu, ecco che il nostro ritorna. La coalizione che guida avrà 64 seggi su 120, ma soprattutto è la sua composizione interna cheRead More

Posted On novembre 1, 2022By Rassegna ItalianaIn Words

Torna Netanyahu e l’ultradestra

La più alta affluenza alle urne da decenni in Israele riporta Benyamin Netanyahu al potere. La maggioranza a totale trazione di destra, che ha guidato in questo anno e qualche mese dall’opposizione, è accreditata dagli exit poll delle maggiori tv di 61/62 seggi su 120 alla Knesset, tanti quanti gli servono per governare il Paese. ‘King Bibi’ riconquista così nelle quinte elezioni in 3 anni lo scettro relegando il blocco variegato del suo maggior avversario, l’attuale premier Yair Lapid, a 54/55 seggi. Una vittoria – se lo spoglio reale dei voti confermerà gli exit – che riporta al comando ilRead More

Posted On ottobre 31, 2022By Rassegna ItalianaIn Words

Lula presidente, Brasile spaccato

Luiz Inacio Lula da Silva ce l’ha fatta. L’ex sindacalista ha battuto per un soffio il suo avversario Jair Bolsonaro e sarà presidente del Brasile per la terza volta, in quella che i commentatori già definiscono “una vittoria storica”. Ma il Paese esce dalle urne spaccato, esausto dopo una campagna elettorale di due mesi, la più polarizzata dalla dittatura. Fino alla fine è stata una sfida all’ultimo voto, funestata dal caos nel trasporto pubblico, con molti elettori che in varie città del Paese non hanno avuto accesso gratuito ai mezzi, in un ballottaggio al veleno che ha rischiato di pesareRead More

Posted On ottobre 31, 2022By Gianfranco CordìIn Words

La sinistra e lo gnommero

Recalcati scrive di voler tornare sul concetto di merito. La sinistra, o quello che ne rimane, considera questo concetto alternativo a quello di inclusione. Recalcati spiega che è la stessa allergia che la cosiddetta sinistra (ma io ci metterei dentro anche il terzo polo, e la sinistra al PD) ha per il concetto di “sicurezza”, tema che sembra abbia fatto vincere la destra. Ogni volta che si mettono in campo “merito” e “sicurezza”, risorge l’anima di Massimo D’Alema – dopo vi spiego il motivo. Prendiamo l’articolo 34 della nostra Costituzione:Read More

Posted On ottobre 31, 2022By Guelfo GuelfiIn Words

Sinistr*

Tanto l’aria s’ha da cagnà… Prima o poi s’ha da cagnà. Ora viene da pensare a quanti ci hanno lasciato prima. Magari anche quello che hanno attraversato loro non era granché ma forse non pensavano al peggio, a ciò che appena hanno girato le spalle si è messo ad accadere. Scivolone dietro scivolone. Una guerra a uno sputo da casa. Ma che guerra. Che Putin non battesse pari lo pensavano anche loro. Bastava avere avuto occasione di passare da Mosca anche solo una volta negli ultimi quindici anni. Ricordo unaRead More