All posts by Marisa Cecchetti

Marisa Cecchetti vive a Lucca. Insegnante di Lettere, ha collaborato a varie riviste e testate culturali. Tra le sue ultime pubblicazioni i racconti Maschile femminile plurale (Giovane Holden 2012), il romanzo Il fossato (Giovane Holden 2014), la silloge Come di solo andata (Il Foglio 2013). Ha tradotto poesie di Barolong Seboni pubblicate da LietoColle (2010): Nell’aria inquieta del Kalahari.

Posted On Giugno 16, 2022By Marisa CecchettiIn Sun

Sandra Rizza, Nessuno escluso, Ianieri Edizioni 2022, pag. 308

“Ma dov’è la coscienza critica? Sono tutti consenzienti, o per indifferenza, o per paura, o per impotenza…oppure per convenienza! L’Italia è rassegnata, o forse persino compiaciuta: non si ribella! A parte qualche magistrato, qualche giornale, qualche isolata denuncia, dov’è il movimento di opinione che si oppone al nuovo fascismo mafioso? Sono tutti allineati e coperti. Tutti zitti, tutti fermi. Tutti colpevoli. Nessuno escluso”. Non si può fare a meno di questa iniziale riflessione, parole che Sandra Rizza, palermitana e giornalista giudiziaria, fa pronunciare ad un anziano Senatore comunista, già membroRead More
Tra i polder olandesi, sconfinati, un veterinario di quarantanove anni va da una stalla all’altra ogni giorno per curare le mucche; gli allevatori non hanno dimenticato la soppressione di intere mandrie per colpa della mucca pazza, davanti agli occhi pende ancora qualche corpo impiccato per disperazione. E’ il 2005. Lei è una adolescente di quattrodici anni che vive col fratello più grande e il padre allevatore. La conosciamo piano piano nella lettera che le invia Kurt – così a lei piaceva reinventarsene il nome- nominandola con il vocativo “mia diletta”,Read More
“Anni fa, sull’isola di Grimὅ, nell’arcipelago occidentale della Svezia, vivevano un marito e una moglie molto diversi tra loro”: la Lagerlὅf (1858- 1950) ci porta subito in una dimensione di fiaba, come è nel suo stile, in una storia che sembra collocata fuori del tempo, dove rimane la leggerezza del linguaggio, né manca l’aspetto visionario, magico. Sull’isola lui lavora i fazzoletti di terra sparsi tra i grandi lastroni di roccia, lei lo avrebbe voluto uomo di mare. Hanno un figlio, Joel, stesso nome del padre, ed uno più grande, Sven,Read More
“Devo abituarmi a chiedere quando i poeti rompono i loro silenzi [,..] Devo abituarmi alla luce solenne da donare alle solite azioni”, cantano i versi di Giampaolo Giampaoli nella silloge “Parole raccolte”. E’ un dialogo con la poesia e con la vita, quello di Giampaoli, con la poesia che si fa “involucro di messaggi discreti”, non protesi alla teatralità, che tuttavia racchiudono un universo. La voce della poesia risuona forte e chiede che si trovino parole per infonderle nuova linfa. Funzione alta quella della poesia, che si fa voce dell’immenso,Read More
Quando “il governo federale aveva lanciato una grande scommessa: assegnare gratuitamente le terre aride dell’Ovest a chi fosse disposto a lasciare tutto e a investire gli anni successivi della propria vita su quel remoto pezzo di terra vergine”, Oliver Milliron aveva caricato la famiglia -moglie e due figli piccoli – ed era partito dal Wisconsin. Lo troviamo nel 1909, con Paul, Damon e Toby, l’ultimo figlio arrivato. Sono rimasti orfani. L’azienda agricola è grande, i ragazzi collaborano ma prioritaria rimane la scuola. Paul frequenta la seconda media, i fratelli sonoRead More
“La psicoterapia offre un valido aiuto nelle crisi esistenziali e nei disturbi psicosociali. Essa non è soltanto capace di eliminare problemi psichici, ma anche di sostenere in modo creativo lo sviluppo personale e sociale”, questo l’incipit dell’autore, Rainer Matthias Holm-Hadulla,  un professore tedesco di psichiatria, medicina psicosomatica, psicoterapia e psicoanalisi. Hanno nomi fittizi, Saskia, Klara, Joachin, Maria, Marika, Hilde e altri, questi giovani che lui ha seguito per anni negli incontri di psicoterapia, con i quali ha avuto di nuovo contatti nel tempo, a cui ha chiesto il permesso diRead More
  Lo ha scritto in quindici anni il suo libro, Oreste Ferdinando Nannetti, sulle pareti dell’Ospedale Psichiatrico di Volterra, dov’era arrivato nel ’59 dopo essere passato da altri istituti. Lo ha inciso a lettere squadrate, senza curve, solo linee e spigoli, con la fibbia del gilet, la sua penna, sulle pareti del padiglione Ferri. Rimaneva a giornate lì appiccicato, e se qualche internato sostava immobile a sguardo vuoto su una panca davanti al muro, Nannetti gli scriveva intorno. All’infermiere Aldo Trafeli che gli aveva chiesto che cosa scrivesse, lui spiegavaRead More
Molto interessante il libro di Francesco Costa, Dive del cinema, non solo per chi di cinema è appassionato, ma anche per coloro che in questo modo possono conoscere il significato, il ruolo e l’importanza della donna nel mondo del cinema, a cominciare dai tempi del muto. Un libro che rende omaggio alla forza, alla creatività della donna nella cultura occidentale, che ha “polarizzato per oltre un secolo gli affetti e le passioni di milioni di spettatori di tutto il pianeta” Per parlare di cinema si parte dalla proiezione del 6Read More
L’Islanda che si sta preparando alla celebrazione del millenario della colonizzazione danese, tra gli anni settanta e ottanta del milleottocento, è un Paese economicamente e culturalmente depresso, e registra un alto tasso di emigrazione. Quella di Steinar di Hlíðar è una fattoria antica, difesa con costante laboriosità dalla invasione del pietrame che crolla dalle rupi, dove si allevano pecore, mucche, cavalli. Lui vive lì con la moglie e due figli, maschio e femmina. Se Steinar è ritenuto un modello per le capacità artigianali e di allevatore, nonché per la suaRead More
Al fenomeno climatico del Niño si attribuì l’eccezionale ondata di caldo che nei mesi estivi del 1998 colpì l’Europa. Michele Giannini (Lucca 1987) la fa sentire addosso, quella calura, nei due racconti El Niño del Secolo e La corsa. Asciutta, essenziale, visiva, è la prosa di Giannini, direi da sceneggiatura cinematografica, sulle orme della tradizione letteraria toscana -ma rimanda anche alla grande letteratura americana del ‘900 – in un muoversi all’interno di una periferia con campi bruciati dal sole che si alternano a capannoni industriali, una strada a scorrimento veloce cheRead More